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Anche i giganti di Mont’e Prama hanno ora il loro clone
La tecnologia e l’innovazione si mettono al servizio dell’archeologia grazie al contributo di AILUN, protagonista nella realizzazione delle copie fedeli delle statue di Mont’e Prama. Utilizzando un braccio robotico industriale, i tecnici di AILUN hanno scolpito in polistirolo ad alta densità i modelli tridimensionali forniti dal CRS4, su incarico della Fondazione Mont’e Prama. L’intervento si è poi completato con la rifinitura manuale da parte dei restauratori, che hanno trattato le superfici con resine e vernici per restituire alle copie un aspetto visivo praticamente indistinguibile dagli originali.
Il contesto in cui si inserisce questo intervento inizia nel 1974, durante lavori agricoli nei campi della Sardegna centro-occidentale, con la scoperta casuale di una necropoli che avrebbe riscritto intere pagine del passato isolano: il sito di Mont’e Prama. Gli archeologi ritengono oggi che qui si svolgessero rituali funerari destinati a giovani eroi, sepolti in tombe singole disposte lungo un percorso rettilineo.
Ciò che rende questo luogo unico sono le statue monumentali rinvenute nel sito: circa 44 figure scolpite in pietra calcarea, alte fino a due metri, raffiguranti guerrieri, arcieri e pugilatori. Prima di questa scoperta, la rappresentazione umana nella cultura nuragica era nota quasi esclusivamente attraverso piccoli bronzetti; mai prima d’allora erano emersi esempi scultorei in pietra di tali dimensioni.
Dopo un lungo e meticoloso restauro, molte di queste statue sono oggi esposte nel Museo di Mont’e Prama, istituito proprio per valorizzarle e renderle accessibili. In particolare, quattro figure emblematiche – Manneddu, Efis, Prexiau e Gherreri – sono state selezionate come modelli per la creazione delle copie realizzate da AILUN, destinate a rappresentare la Sardegna in eventi culturali internazionali, senza rischiare l’integrità degli originali.
Come AILUN consideriamo un privilegio aver preso parte a questo progetto, che ha messo in luce ancora una volta come la tecnologia possa e debba essere uno strumento fondamentale per la salvaguardia del nostro patrimonio archeologico e speriamo che molte collaborazioni come questa abbiano luogo in futuro.
I tecnici dell’AILUN Giuseppe Mignemi (a sinistra) e Paolo Ledda, il giorno della consegna.
Per informazioni addizionali:
Scheda tecnica della lavorazione (pdf)
Modelli in 3D dei giganti di Mont’e Prama:
https://monteprama.it/i-giganti/vedi-i-giganti-in-3d/3d-arcieri/